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Pellegrinaggio tra sacro e profano<br />i "fujenti" di Madonna dell'Arco -  la Repubblica

Il 18 aprile 2022 riprende il Pellegrinaggio dei Battenti alla Madonna dell’Arco e sarà i 751esimo come annunciato dal Santuario di Sant’Anastasia e rilanciato dalle sezioni territoriali che organizzeranno l’annuale Pellegrinaggio del Lunedì in Albis dopo la forzata biennale interruzione dovuta all’emergenza sanitaria da Covid-19 terminata il 31 marzo 2022. 

Questo il testo del comunicato ufficiale, del 14 aprile 2022, diffuso dai Padri Domenicani in Sant’Anastasia a firma del Rettore, Padre Gianpaolo Pagano O. P.: «Carissimi fedeli e devoti della Madonna dell’Arco, il prossimo 18 aprile è il giorno del 571° Pellegrinaggio del Lunedì in Albis, evento secolare di pietà e devozione di tutti i Battenti, gli speciali fedeli devoti alla nostra cara Madonna dell’Arco. Terminato lo stato di Emergenza lo scorso 31 marzo, si va verso una graduale ripresa di tutte le attività sia civili che religiose, ma occorre ancora molta prudenza. D’intesa con le Autorità Civili e Militari, abbiamo deciso di consentire il tradizionale Pellegrinaggio in onore della Madonna solo alle Associazioni di Battenti che si sono accreditate presso il Santuario e che hanno ricevuto l’accredito. Non è consentito ai “civili” (ovvero ai non appartenenti ai gruppi di Battenti accreditati) di accedere all’area circostante il Santuario né tantomeno all’interno del Santuario. Tutti coloro che vorranno rendere omaggio alla Madonna lo potranno fare nei giorni seguenti. Questo è l’unico modo per poter svolgere il Pellegrinaggio in ordine e sicurezza e così permettere ai Battenti la ripresa di una tradizione religiosa ormai interrotta da due anni a causa della pandemia. L’accesso all’area del Santuario sarà consentito a partire dalle ore 2:00 del 18 aprile, secondo le modalità e i tempi che sono stati comunicati alle Associazioni al momento dell’accredito. Che la ripresa del Pellegrinaggio del Lunedì in Albis rappresenti per tutti i devoti un segno di speranza in questo difficile momento della storia e un’occasione per vivere la festa della Madonna dell’Arco nel più genuino e intenso spirito religioso». La preparazione della riattivazione delle associazioni territoriali locali, nel poco tempo rimasto, ha coinvolto tantissime realtà locali fra cui “L’Associazione Madonna dell’Arco di Mariglianella” guidata dal suo Presidente, Vincenzo Esposito, che vanta storicamente una numerosa compatta adesione dei Battenti locali, ora ha riaperto la porta della sede in Piazza Vittorio Veneto per il Pellegrinaggio del Lunedì in Albis 2022, che avverrà dopo la Santa Messa e la benedizione del Parroco, Don Ginetto De Simone, onde poter rivisitare la Madonna dell’Arco e rivitalizzare il paese del Venerabile Carlo Carafa (Mariglianella 1561-Napoli 8 Settembre 1633), oggi amministrato dal Sindaco, Arcangelo Russo. L’avvenuta riapertura è documentata con le immagini colte dal sociologo e giornalista Antonio Castaldo e postate con l’assistenza di Giuseppe Pio di Falco, per IESUS, Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali, all’indirizzo web https://www.youtube.com/watch?v=axpCKVxWAIA. La storia dei Battenti o Fujenti, vestiti di bianco e fasciati di rosso e blu, recanti stendardi, ceri, altarini e toselli, Ex Voto e ringraziamenti per Grazia Ricevuta, per la Vergine dell’Arco, nella partecipazione massiccia di pellegrini inizia nel Giorno della Pasquetta del 1451, un anno dopo il sanguinamento della venerata immagine collocata presso un residuale arco di un antico acquedotto romano, avvenuto il 6 aprile 1450, prodotto dal colpo di una palla lanciata sul viso mariano da parte di un arrabbiato giocatore di palla a maglio. Ancora oggi è possibile vedere, presso il Santuario della Madonna dell’Arco, esposti fra le decine le migliaia testimonianze di ringraziamento, i piedi staccati dal corpo di Aurelia del Prete. Lei stessa si era recata pellegrina presso la Vergine nella Pasquetta del 1589 e dopo le sue preghiere veniva miracolata con la guarigione dei compromessi piedi. Per Grazia Ricevuta la richiedente Maria aveva donato Ex Voto due suoi buoi. Si raccontava che a tutti quelli che gli chiedevano dell’avvenuta prodigiosa guarigione lei si lamentasse del costoso esborso. Poi una notte di tempesta svegliata dal muggito di due buoi fuori casa sua fu impossibilitata ad alzarsi perché i suoi piedi si erano completamente distaccati dal corpo come se mai fosse avvenuta la precedente guarigione. Lei stessa donò quei suoi piedi che ancora oggi si possono vedere nel Santuario Mariano di Sant’Anastasia. La prima pietra dell’attuale Santuario Mariano venne posta nel 1593 dal Vescovo Giovanni Leonardi da Lucca inviato a Nola l’anno precedente da Papa Clemente VIII e nell’anno 1595, vi fu l’affidamento ai Frati Domenicani. 

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