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“Questo 8 marzo non può che trovarci al fianco delle donne ucraine vittime di questa guerra assurda e insensata. Diversamente, rischieremmo di trasformare questa giornata in un semplice e vuoto esercizio retorico.

E questo non è accettabile. Mentre parliamo, infatti, le donne ucraine sono sotto il fuoco dei bombardamenti; costrette ad abbandonare le loro case; in coda lungo le frontiere di altri Paesi per mettere in salvo loro stesse e i propri bambini: donne che in queste ore stanno piangendo i loro figli, i loro mariti, i padri e i fratelli caduti in combattimento. Allo stesso modo esprimiamo solidarietà nei confronti delle tantissime donne che in Russia stanno manifestando il proprio dissenso verso la guerra, sfidando gli arresti e i pestaggi: il loro coraggio è un esempio di inestimabile valore morale. L’Unione Europea e le sue istituzioni siano con fermezza dalla parte di chi in questi giorni sta vivendo il dramma della guerra. Ogni sforzo deve essere diretto affinché la pace venga ristabilita al più presto e possa così cessare immediatamente l’invasione russa dell’Ucraina. La Giornata internazionale della donna sia l’occasione per riaffermare la sacralità della vita e il valore della libertà. Perché chi mette in pericolo una donna mette in pericolo il mondo intero”. Così Aldo Patriciello, europarlamentare e membro del Gruppo Ppe al Parlamento europeo, nel giorno delle celebrazioni della Giornata internazionale della donna.

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