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Domenica 29 gennaio, commento di don Renato De Zan / Commento al Vangelo / Rubriche / #TIASCOLTO - Il Popolo

V DOMENICA DI PASQUA

Gv 14, 1-12 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».

Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».

Commento di don Gigi Pini

“Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo?” Era il dubbio che mi rimaneva domenica scorsa circa il perché facciamo fatica a scegliere Lui.

Filippo aveva visto “le opere…”, eppure ancora non si fidava. “Da tanto tempo sono con te e tu ancora non mi hai conosciuto, Gigi? …?” E se fosse vera per me, per noi questa domanda di Gesù? Il Signore dice chiaro e tondo di essere “la via, la verità e la vita” …e noi, testardi come pochi, a rincorrere altre vie, altre verità in cerca di un’altra vita.

- Noi che diciamo di conoscerlo! Siamo probabilmente sempre più stanchi e soli, ma ci ostiniamo a cercare da un’altra parte la “verità” che ci renderebbe “vivi”; c’intestardiamo a voler fidarci di altre persone che ci promettono “paradisi artificiali”: in pratica improbabili e vuoti.

- Noi che diciamo di conoscerlo. Gesù è il Dio che si fa uomo per ridarci la vista, per ricondurci al Padre e in pratica alla Creazione “bella e buona” dell’inizio…e noi ancora facciamo finta di non capire e non vedere. Lui ci ha lasciato un sacco di segni e ancora non vogliamo vederli e saperli leggere.

Gesù, ancora oggi, continua a lasciare “segni” delle sue opere e noi ce la caviamo con un’alzata di spalle o con un fragile fuoco di paglia che dura lo spazio di qualche ora. …segni” concreti come Francesco di Assisi, don Bosco, Teresa di Calcutta, don Luigi Guanella…e ancora tanti uomini e tante donne che abbiamo conosciuto…eppure non siamo più capaci di “leggerli” per andare da Lui. Si, per andare da Lui che ha detto, in modo definitivo, di essere “la via, la verità e la vita”. E pensare che è esattamente quello che cerchiamo:

- la via: una strada cioè da percorrere per uscire fuori dal casino e dal vuoto che ci sta devastando.

- la verità: sì, la verità perché siamo stufi di menzogne e di prese in giro.

- la vita: perché l’odore di morte non ci piace proprio per niente. Lui continua ad essere con noi e non vede l’ora che noi decidiamo di andargli incontro per un abbraccio che ci dia il “coraggio di vivere”. Lui, Gesù di Nazareth c'è, il Risorto è con noi...buona vita allora con Lui al centro del nostro “andare".

Un grande e forte abbraccio e un ricordo nella preghiera per tutti voi. Avanti tutta.

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