NAPOLI & DINTORNI - Rubrica a cura di ENZO LONGOBARDI*IL NOCINO, AFRODISIACO NATURALE, TRA STREGHE E NOCE DI BENEVENTO
E’ considerato afrodisiaco naturale, un vero ricostituente, un ottimo rimedio contro i disturbi del fegato. Deve il suo colore nero al tannino contenuto nelle noci verdi, nelle foglie e in tutta la pianta. I tannini sono sostanze astringenti, antibatteriche e antiparassitarie. In Campania, specie nel Sannio ed Irpinia tanti sono i noceti. Un liquore anche ricco di simbolismo. Specie tra il 23 e il 24 giugno, notte, secondo le credenze, in cui il mondo naturale e soprannaturale si incontrano e accadono ‘cose strane’ come narra anche Shakespeare nel ‘Sogno di una notte di mezza estate’ ed in cui si raccolgono piante e foglie comuni, le famose “erbe di San Giovanni”.
Tra quelle cose strane, vi era la notte in cui le streghe, si riunivano sotto l’albero del  “noce di Benevento”. Fino al 665 in periodo longobardo, quando grazie al vescovo San Barbato, quel noce fu abbattuto e sradicato, per cavare simbolicamente via il male dalla terra
Secondo la leggenda, nella notte di San Giovanni, le streghe, le janare in dialetto campano, si dirigevano a Benevento, allora Maleventum, per il sabba annuale, riunendosi per i loro riti, appunto sotto un grande albero di noci.
Qui le Ianare creavano pozioni magiche e bevande, fatte con i gherigli delle noci ed il loro mallo verde da cui sprigionavano oli essenziali e balsamici, con le quali “incantare” gli uomini, al fine di renderli schiavi del maligno recitando questo versetto: “'nguento 'nguento, mànname a lu nocio 'e Beneviente, sott'a ll'acqua e sotto ô viento, sotto â ogne maletiempo”. A queste danze partecipavano anche streghe come Erodiade e sua figlia Salomè, colei la quale aveva fatto decapitare Giovanni Battista (raffigurata, col vassoio in mano, in vari dipinti, come quello di Caravaggio). La paura delle streghe prendeva la popolazione: per evitare di incontrarle venivano intrecciati dietro finestre e porte rami di noci, ginepro, rosmarino, olivo benedetto, lauro e fico per non farle entrare in casa. Oppure si metteva un barattolo di sale e una scopa di saggina davanti alla porta.
Poi con tempo il noce, non fu solo legato alla stregoneria, ma anche simbolo di rigenerazione fisica e psicologica, talismano anche per restare incinte. Perché tutte le donne desiderose di diventare mamme, si recavano lì in quei giorni di giugnoe ivi bagnarsi le parti intime con della rugiada, ritenuta miracoosa.
In quelle notti del solstizio d'estate, dagli erboristi definito “tempo balsamico” quei frutti acerbi ed immaturi del noce ricco di olii e vitamine permettevano di preparare il nocino onde scacciare via il maligno dal loro corpo. Un liquore elisir, dunque, che da allora ha attraversato i secoli e la sua ricetta si è trasmessa nelle famiglie di generazione in generazione.
Un tour esoterico del nocino e del suo culto ‘magico’ a Benevento, potrebbe partire proprio del noce, sradicato da San Barbato, rinato alla periferia della città, non distante dalla riva del fiume Sabato, luogo dove fu anche posta un’iscrizione a ricordo di San Barbato. Inoltre, andare al maestoso teatro romano, fatto erigere dall’imperatore Adriano e regno della strega Zoccolara. figura che a sua volta riprende il culto pagano di Ecate, che indossava un solo sandalo. Bisogna spostarsi fuori città invece per oltrepassare il ponte delle Janare, un ponte sospeso su una gola, legato alla leggenda della Manalonga, strega che leggenda vuole, viveva nei pozzi e tirava giù i malcapitati passanti. sul cui fondo vi è un piccolo torrente in cui ogni tanto si formano degli strani gorghi (detti ‘dell’inferno’). Infine  andare a visitare “Janua. Museo delle streghe”, presso Palazzo Paolo V, un percorso che tenta di svelare il mistero delle streghe di Benevento dove si potranno osservare oggetti rituali di tipo religioso, magico e stregonesco che lo introducono nel mondo delle credenze popolari e delle più terribili maledizioni. Una parte della mostra è dedicata all’Inquisizione con una collezione di strumenti di tortura utilizzati per secoli contro coloro che venivano accusati di stregoneria e malefici.

 

*docente di marketing turistico e local development