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Lo Spirito Santo - il Consolatore - Parte IVI DOMENICA DI PASQUA – 17.05.20 - Gv 14, 15-21

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. 

Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

COMMENTO DI DON GIGI PINI

Non è possibile amare il Cristo, se poi facciamo quello che ci pare. Per Lui “amare” vuol dire “dare la vita”. E tutti noi sappiamo che la vita è “il tempo” (le ore, i giorni, le settimane…) che abbiamo l’avventura di vivere… appunto! E l’unico modo che abbiamo per “dare la vita”, per “amare” cioè, è quello di

-          vivere “il tempo” con lo stile che lui ci ha insegnato;

-          accettare le sue “regole” (le Beatitudini, “l’avevo fame, sete, ero forestiero…”);

-                     provare a mettere in pratica la Sua Parola.
   Siccome non è facile per nessuno “vivere” i suoi comandamenti, vivere il Vangelo...allora ci tranquillizza subito con la promessa di Qualcuno che ci manderà per darci una mano.
Lui sta per “andarsene” ma non ci lascerà “orfani”, piccoli uomini (o donne) indifesi e spaventati dentro il mare della vita... No, non ci vuole lasciare da soli a nuotare contro-corrente dentro i nostri giorni.
Vuole darci una mano, anzi vuole darci una Persona che stia con noi, che ci aiuti.
   Lo Spirito Santo è la Persona “giusta” e sarà proprio lo Spirito a darci la forza per “osservare i suoi comandamenti”, per imparare ad amare. Non ci resta che rimanere “aperti” allo Spirito, trovare i momenti dell’ascolto, del pensare e del pregare.
   La missione del Cristo in terra è giunta al termine e ora toccherà a noi portarla avanti, fare la nostra parte.    Domenica prossima lo dirà a noi in modo molto chiaro, come il suo solito. Adesso devo solo rendermi conto che non sarò mai più da solo. Adesso devo solo capire che vale la pena fidarmi di uno come Lui che ha “dato la vita” per Amore: per me, per tutti. 
   Non siamo “orfani” perché c’è un Padre che ci ama e un Fratello che si fa trovare nel Sacramento dell’Eucaristia. Domenica dopo domenica, messa dopo messa io lo posso “incontrare”. Devo decidere se ho voglia o no di “amarlo”, se ho voglia o no di prendere i suoi “paletti” come punti di riferimento del mio andare. Ma la novità più grande e bella è che i suoi comandamenti sono tutti centrati sull’Amare:
- amare Dio, Creatore e Padre;
- amare gli altri, figli e fratelli dell’unico Dio.
-.amare me stesso: testimone di Lui. 
Buona vita...e sarà vera se proviamo a tenere Lui al centro del nostro “andare nella vita”. Un ricordo per tutti voi nel mio piccolo pregare. Un grande e forte abbraccio, 

don Gigi

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