Risultato immagini per GIOVANI E ANSIA DA CORONAVIRUS

Ansia, attacchi di panico, stress, rabbia, frustrazione, paura e bisogno di chiarimenti sul decreto per capire quali sono i limiti imposti dalle restrizioni ad uscire. Ogni giorno sono circa 7.000 le richieste di aiuto e informazione che arrivano dagli adolescenti sul portale Diregiovani.it, dove l'Istituto di Ortofonologia (IdO) ha attivato uno sportello di supporto psicologico on line gestito da un team di 30 psicoterapeuti esperti dedicati esclusivamente ad aiutarli ad affrontare al meglio l’emergenza Coronavirus.

Il servizio online si chiama ‘Lontani ma vicini’, ma l’impegno dell’IdO non finisce qui, perché oltre ai giovani ci sono le famiglie con bambini che possono presentare difficoltà più o meno rilevanti. Per loro il Centro di diagnosi e riabilitazione ha attivato sul sito Ortofonologia.it lo sportello clinico ‘IdO con Voi’, a cui risponde un'equipe di medici, pediatri, neuropsichiatri infantili, psicologi e psicoterapeuti dell'età evolutiva, logopedisti, psicomotricisti. Entrambi gli sportelli stanno ricevendo un numero straordinario di contatti, e per questo motivo ogni pagina web sarà arricchita con 4 video-tutorial al giorno, relativi ad attività ludico-ricreative e laboratoriali da proporre in casa e sulle terapie riabilitative suddivise per aree di intervento e fasce d’età.
A disposizione delle famiglie anche l’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e il numero 3450391519 (solo sms o whatsapp).
“I giovani dentro casa risentono la forzata residenzialità- spiega Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell’IdO- una chiusura che alla lunga potrà far aumentare quelle situazioni difficili di cui sono già portatori. Il disagio si è amplificato. A tutto ciò si aggiunge il panico degli adulti, che accresce la paura nei figli. È vero che nessun giovane sia morto di Coronavirus, però non è sufficiente dire questo per fugare dubbi e timori, anche perché tanti nonni nel frattempo se ne sono andati”.
La scuola sicuramente è un importante sostegno. “La didattica a distanza ha dato grandi risultati- conferma lo psicoterapeuta- ma non è semplice per gli studenti mantenere l’attenzione senza avere un contatto visivo o fisico diretto con il docente o i compagni di banco”. Nei bambini, invece, “aumentano le crisi di pianto, le alterazioni del ritmo sonno-veglia e i manierismi. I genitori sono sempre più preoccupati- continua lo psicologo- nervosi, litigano con maggiore facilità e questo malumore ricade sui figli. Per non parlare poi della paura se un bambino piccolo manifesta un pochino di febbre- aggiunge Castelbianco- ecco che si risveglia nella madre o nel padre l'incubo del Coronavirus con tutte le sue conseguenze”.
A complicare il tutto c'è il lavoro da casa. “Non è così semplice per i genitori lavorare a distanza-rimarca lo psicologo- passare da una convivialità lavorativa a una solitudine totale davanti al Pc e questa frustrazione va compresa e non giudicata. Adesso stanno tutti dentro casa e c'è un confronto che purtroppo sta diventando troppo spesso uno scontro tra i familiari. Sono tutti nervosi, ragazzi e genitori- spiega Castelbianco- perché vivere insieme non è facile, ma questa incapacità è vecchia seppure se ne parli solo ora”.
L’Istituto di Ortofonologia affronta quotidianamente le problematiche connesse al mondo della famiglia, perché sono decine di anni che lavora accanto ai giovani, ai genitori e agli insegnanti , anche per questo per gli adolescenti ha attivato sul portale Diregiovani.it gli sportelli di supporto psicologico online ‘Chiedilo agli esperti’ e ‘Se so è meglio’ (focalizzato sulle problematiche sessuali). Inoltre, l’IdO è presente nelle scuole con sportelli di ascolto gestiti sempre da un team di psicoterapeuti esperti. L’emergenza Coronavirus ha, quindi, spinto l’Istituto a far sentire la sua presenza ancor più forte con le iniziative ‘Lontani ma vicini’ e ‘IdO con voi’. “Se il bisogno di aiuto si manterrà alto, come sta avvenendo, facilmente manterremo attivi i servizi anche dopo l’emergenza- conclude Castelbianco- perché abbiamo visto che hanno una loro funzione ed è corretto aiutare tutti”.