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Le trame semplici di Cechov risultano ad una lettura più approfondita, essere incredibilmente ricche di spunti, di colpi di scena, di situazioni, di trovate, di risvolti imprevedibili e di profondità inaudite.

Per mettere in scena Cechov, oggi come allora, bisogna lasciarsi andare alla miriade di suggestioni che vengono dai suoi personaggi ed accogliere lo stupore di trovarsi proiettati istantaneamente nella dimensione del teatro, dove tutto può essere e tutto può accadere. Con Orsùabbiamo voluto cogliere nel gioco tra la vedova inconsolabile Popova e il ricco benestante Smirnoff, nel loro comico duello, l’essenza stessa del gioco teatrale. I personaggi si trasformano in continuazione davanti agli occhi dello spettatore e non si incontrano mai alla stessa altezza, la loro lotta non ha vincitori né vinti. Il vero protagonista è dunque il Teatro che diverte e insegna con le sue veritiere menzogne. Benché Cechov abbia concepito il testo come un vaudeville alla russa, ci è risultato naturale esagerarne il tono farsesco per ricordare i lazzi della commedia dell’arte e le clownerie tanto care alle avanguardie russe del primo ‘900.

A conclusione della rappresentazione ci sarà l’opportunità, per gli spettatori che lo vorranno, di intrattenersi con gli artisti della compagnia per un confronto e un dibattito relativi all’evento in programma e per una più vasta ricognizione/riflessione sullo stato dell’arte del teatro e della cultura in generale.

 Drammaturgia e Regia: Libero DE MARTINO Con: Donatella Faraone Mennella e Nello Provenzano