III

 

Per la giornata dell’8 marzo torna in quella che è stata la sua terra dei fuochi Rosa Amato, protagonista del libro Omissis 01 .  La vera storia di Rosa Amato, camorrista per vendetta, pentita per amore di Fabrizio Capecelatro.  

Dopo l’incontro al mattino con i ragazzi dell’ITS Buonarroti di Caserta, l’appuntamento per il pubblico e i giornalisti è  alle ore 17,30 alla libreria Giunti di Piazza Matteotti per una presentazione tutta al femminile di Omissis 01 (Tralerighe Editore).

Insieme a Rosa Amato e all’autore saranno presenti  Corinna Forte,  Giudice presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, l’Avvocato che ha seguito Rosa nella scelta di collaborare con la giustizia, Rosaria Gentile e Adele Vairo , Dirigente scolastico del Liceo Manzoni di Caserta.

Omissis 01. La vera storia di Rosa Amato, camorrista per vendetta, pentita per amore è il racconto in prima persona di Rosa Amato, giovane studentessa di giurisprudenza la cui vita è cambiata in una notte. Quando il fratello Carlo è stato ucciso durante una rissa in discoteca in circostanze mai chiarite e da colpevoli mai individuati. In un contesto di totale omertà, dove dei poliziotti ‘buttafuori’ della discoteca luogo dell'omicidio scelsero di lavare ogni traccia per evitare che si potesse risalire ai responsabili; dove nessun testimone, neanche gli amici di Carlo Amato, trovarono il coraggio di raccontare quello che era successo. E dove la giustizia non è riuscita ad adempiere al proprio ruolo.

Così comincia, a Santa Maria Capua Vetere, il percorso criminale di Rosa Amato, che insieme al padre Salvatore decide di contrastare il clan dei Casalesi. Perché Rosa e suo padre sono sicuri che l'organizzazione criminale capeggiata da Francesco Schiavone ('Sandokan') era in qualche modo coinvolta nell'omicidio di Carlo. Così come di quello del ventenne Mario Della Gatta, proprio perché non potesse dire nulla della morte di Carlo.

Arrestata nel 2009, Rosa Amato affronta la realtà di madre detenuta. Trasferita da un carcere all'altro, allontanata dalla figlia di pochi anni, decide a quel punto di collaborare con la giustizia. Come sarà, allora, la vita della pentita Rosa Amato?

«Quella di Rosa Amato - spiega Fabrizio Capecelatro - è una storia di omertà. Dell’omertà che uccide più delle pistole. È una storia di violenza, di inutile violenza. Di una violenza che ha generato soltanto altra violenza. È una storia che dimostra come la criminalità organizzata possa entrare, da un momento all'altro, nella vita di ciascuno e cambiarla, fino a distruggerla».

Ringraziando per l’attenzione e sperando che la segnalazione possa trovare spazio nella testata la saluto molto cordialmente.