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Elementi grotteschi,  umoristici e fantastici si fondono nei racconti del ciclo pietroburghese di Nikolaj Vasil'evic Gogol', scrittore e drammaturgo, considerato tra i grandi della letteratura russa. E saranno proprio Gogol' e "I racconti di Pietroburgo" al centro dell'incontro della serie "Matti per i classici", che si tiene venerdì 23 novembre, alle ore 18, nella Libreria Spartaco, in via Martucci 18, a Santa Maria Capua Vetere (Ce).

Introduce Zumrud Dzhafarova, studentessa compaesana di Gogol'. Seguono letture e dibattito. Ingresso libero.

Il libro

Pietroburgo, all'ucraino Gogol', appare come una città non russa, splendida facciata di un edificio ormai in rovina dove si conduce una vita vuota, esteriore, alienata. La città si fa al tempo stesso scenario grottesco e sinistro burattinaio di quella "vita vegetativa" verso la quale lo scrittore si sentì sempre attirato, in un duplice atteggiamento di compiacimento partecipe e di beffarda ironia. Uno per tutti, il racconto "Il naso", vero capolavoro: un naso si rifiuta di tornare da colui che prima lo aveva sulla faccia e scappa per Pietroburgo, anche se alla fine si consegna al suo proprietario.

L'autore

Allo scrittore e drammaturgo Nikolaj Vasil’evic Gogol (1809 – 1852) già poco dopo la sua morte venne riconosciuta da autori come Fëdor Dostoevskij o Michail Bulgakov la sua grandezza letteraria per aver dato vita, in primo luogo, alla letteratura degli umili che si sviluppò nella seconda metà del secolo (celebre è, infatti, l’affermazione di Dostoevskij: «Siamo tutti nati dal "Cappotto" di Gogol'»), e, inoltre, per essere stato precursore del realismo magico, ovvero intriso di elementi visionari e fantastici. Già maestro del Realismo, Gogol' Nikolaj Vasil'evic (Sorocincy, 1809 - Mosca 1852) si distinse per la grande capacità di raffigurare situazioni satirico-grottesche sullo sfondo di una desolante mediocrità umana, o di quella che è stata definita pošlost' con uno stile visionario e fantastico tanto da essere definito da molti critici un precursore del Realismo magico. Tra le opere più significative si ricordano i racconti "Taras Bul'ba" (1834) e "Arabeschi" (1835), la commedia "L'ispettore Generale" (1836), la raccolta "I racconti di Pietroburgo" (1842) e il romanzo "Le anime morte" (1842).

Prossimo incontro nella Libreria Spartaco:

-        Sabato 24 novembre, ore 16: inizio del laboratorio di lettura e scrittura creativa di Edizioni Spartaco "Il racconto perfetto" a cura di Antonella Cilento. Iscrizioni aperte. Per saperne di più:

https://www.edizionispartaco.com/corsi-laboratorio-di-scrittura-2018-19-primo-livello-il-racconto-perfetto/

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