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Da quasi tre anni senza stipendio, costretti a lavorare in condizioni di sicurezza ed igienico-sanitarie carenti, i lavoratori del Consorzio di Bonifica Aurunco minacciano di incrociare le braccia e non garantire più l’opera di sollevamento delle acque e gli altri servizi dovuti ai consorziati se la Regione Campania e la gestione commissariale non prenderà provvedimenti per ripristinare la normalità e la legalità all’interno del Consorzio.

 

La Flai Cgil Caserta è sul piede di battaglia dopo l’ennesima denuncia, partita il 15 ottobre scorso ed indirizzata alla Prefettura di Caserta e all’Asl competente da parte della Rsu aziendale.

 

“Da 43 mesi – denuncia Igor Prata, segretario generale della Flai Cgil Caserta – i lavoratori non percepiscono lo stipendio e sono costretti a lavorare in condizioni ormai al limite, mettendo a rischio la propria incolumità sul luogo di lavoro. Una situazione – prosegue Prata – che va avanti dal 2011 e più volte segnalata con comunicazioni specifiche e relazioni tecniche alla Regione Campania, alla Prefettura e all’Asl di Caserta nonché alle gestioni commissariali che si sono succedute in questi anni. Appelli – denuncia il segretario generale della Flai Cgil Caserta – rimasti ad oggi inascoltati”.

 

Per la Flai Cgil Caserta “non ci sono più i requisiti di sicurezza previsti dal decreto legislativo 81 del 2008”. Per questo i lavoratori, nei giorni scorsi, hanno scritto al Prefetto di Caserta, Raffaele Ruberto, annunciando lo sciopero e la conseguente sospensione delle attività.

 

Una decisione che è stata stigmatizzata dal Prefetto di Caserta, che in una nota di replica ha paventato “oltre alla possibile violazione della normativa in materia di sciopero” anche l’ipotesi di “un caso di interruzione di pubblico servizio”.

 

“Non è nostra intenzione – ha chiarito il segretario generale della Flai Cgil Caserta – violare la normativa in materia di sciopero. Il nostro delegato sindacale ha voluto rappresentare la situazione di profondo disagio nella quale vivono i lavoratori del Consorzio Aurunco oltre all’impossibilità materiale di raggiungere il posto di lavoro non percependo lo stipendio da quasi tre anni. Per questi motivi – conclude Prata – ci siamo appellati al Prefetto di Caserta affinchè faccia opera di persuasione nei confronti della Regione Campania e della struttura commissariale affinchè si arriva ad una risoluzione definitiva di questa annosa vicenda”.