Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

Stampa
Visite: 1124

  FestaOfficina2 foto di Alessio Cinone

Oltre 200 persone hanno preso parte domenica 30 settembre alla festa di presentazione della stagione di Officina Teatro, a due passi dal Belvedere di San Leucio.

Il direttore artistico Michele Pagano ha illustrato le scelte del cartellone, racchiuse sotto il titolo Origini. «Le radici di ognuno di noi – spiega in direttore – s’incrociano in storie comuni e in luoghi condivisi. Ma nella scelta di questo tema c’è anche l’omaggio a questo luogo magnifico che ci accoglie, il territorio di San Leucio, dove a fine Settecento si produceva la seta che rivestiva i troni e le regali sale europee e la comunità dei lavoratori sperimentò la celebre avanguardia "utopica" di Ferdinandopoli».

Venti spettacoli tracciano un percorso che unisce le drammaturgie classiche alla sensibilità contemporanea. Quasi tutti i lavori in cartellone saranno rappresentati in prima regionale. La stagione parte il 13 ottobre con Faustbuch della compagnia ligure degli Scarti ed arriva a fine aprile; fra gli spettacoli anche un progetto di Michele Pagano sul sogno, in cui gli spettatori saranno accolti ciascuno in un proprio letto, per “sognare”, risvegliarsi e poi fare colazione tutti assieme.

    Accanto agli spettacoli sono previste quest’anno alcune sezioni speciali per rafforzare la funzione sociale e multiculturale degli spazi di Officina. In primo luogo la rassegna Vivo, curata da Gennaro Vitrone, che proporrà quattro appuntamenti con la canzone d’autore, con l’esibizione di cantanti e musicisti campani. Un’ora prima di ogni spettacolo il pubblico sarà invitato alle Attese, spazio di performance e d’arte aperto a tutti; dopo lo spettacolo ci sarà invece il Contorno, un piccolo convivio per scambiare sensazioni e idee sui lavori appena visti, intorno a una tavola coi cibi e i vini offerti da alcuni ristoranti della zona (La Vignarella, Vignaré, Setapp, Ristorante Belvedere, Ristorante Leucio); e infine Offlab, uno spazio dedicato agli allievi della scuola di teatro di Officina per avviare da un lato la dimensione professionale dell’esperienza formativa e dall’altro per aprire le porte del teatro a un’idea partecipata di creazione.

    «Officina Teatro è uno spazio collettivo – ha aggiunto ancora Pagano – che trova la sua piena realizzazione nello scambio di pensieri, fantasie ed emozioni».

  Ecco il cartellone 2018-2019:

Autenticati