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zampi

Lunedì 30 Luglio, alle ore 18.30, undici amministrazioni comunali dell’area Nord della provincia di Caserta si riuniranno, insieme al direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori ed ai responsabili dell’associazione “Terre del Falerno”, 

per sottoscrivere un protocollo d'intesa con cui si intende dar vita a basi collaborative  interistituzionali finalizzate alla promozione dei territori rappresentati (quelli dell’area vulcanica di Roccamonfina, dell’Ager Falernus, delle Terre Aurunche, delle Terre Sidicine, della costa Domizia, del basso Volturno) attraverso una serie di attività che puntino sulla “diversificazione dell'offerta turistica da proporre al flusso di visitatori di seduzione culturale primaria indotta dal grande attrattore Reggia di Caserta”. 

A fare da cornice all’importante evento, il monumentale convento di San Francesco, nell’antica frazione di Casanova di Carinola, una delle numerosissime meraviglie architettoniche di cui l’Italia è così densamente disseminata da rendere obiettivamente difficile mettere in essere strategie pienamente valide per  valorizzare e difendere l’interezza di un patrimonio sterminato, composto non solo da quei beni appartenenti alla categoria dei cosiddetti “grandi attrattori” quali sono la Reggia di Caserta o il parco archeologico di Ercolano, ma anche di bellezze meno note al grande pubblico e spesso inesorabilmente escluse dagli itinerari preferiti dal turismo culturale, che pur rileva soglie di crescita numerica sempre più importanti soprattutto in Campania. Ed è proprio partendo da questo presupposto che l’associazione “Terre del Falerno” già da tempo ha avviato una stretta sinergia con la direzione del monumento vanvitelliano. “Siamo convinti – spiega la presidente, Maria Zampi - che i grandi attrattori culturali abbiano anche la potente funzione di vettori per la crescita dell'interesse del pubblico verso i patrimoni turistici attualmente meno conosciuti. La nostra forza – aggiunge – è rappresentata sicuramente dalla ricchezza del nostro comprensorio che è meglio conosciuto come Ager Falernus, oggi custode di una straordinaria e forse unica eredità archeologica data dai resti delle ville rustiche e dei terrazzamenti dove già duemila anni fa si praticava la coltivazione e la trasformazione delle uve per la produzione di uno dei vini più pregiati ed apprezzati al mondo”.

Subito dopo la firma del protocollo si svolgerà un dibattito sul tema “Il modello #neidintornidellareggia, quale buona prassi da trasferire agli altri grandi attrattori culturali che possono crescere come centri per la valorizzazione dei siti d’interesse cosiddetti minori”. Alla discussione prenderanno parte, tra gli altri, i sindaci di: Cancello Arnone, Raffaele Ambrosca; Castel Volturno, Dimitri Russo; Cellole, Cristina Compasso; Falciano del Massico, Erasmo Fava; Francolise, Gaetano Tessitore; Grazzanise, Vito Gravante; Roccamonfina, Carlo Montefusco; Sessa Aurunca, Silvio Sasso, Sparanise, Salvatore Martiello; Teano, Alfredo D’Andrea. Prevista anche la presenza di Ferdinando Creta (responsabile Amministrazione, Programmazione e Bilancio della Reggia di Caserta), del direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano, del vescovo della Diocesi di Sessa Aurunca, monsignor Orazio Francesco Piazza e del vescovo della Diocesi di Teano-Calvi, monsignor Giacomo Cirulli. Nel chiostro del convento, saranno allestiti spazi espositivi in cui verrà distribuito materiale promozionale di tutti i comuni coinvolti oltre a stand enogastronomici dove sarà possibile degustare alcuni piatti tipici dell’antica tradizione.

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