Oggi a Palazzo De Nobili la presentazione del nuovo libro di Raffaele Donato,  "Le lune di Icaro"

Raffaele Donato presenta a Benevento la raccolta di poesie “Le lune di Icaro”: Una visione onirica che di poesia in poesia ci porta nella mente, nei sogni, nelle notti dell’autore. Reading Live a cura di Monica Carbini per TeSt-TeatroStudio.

L’incontro con l’autore si terrà Venerdì 9 settembre alle ore 19.00, presso la Fattoria La Cinta in Contrada San Vitale (BN). La presentazione prevede anche la proiezione di un video e un Reading Live a cura dell’attrice Monica Carbini, docente del laboratorio di teatro e lettura TeSt-teatroStudio, che partirà l’11 ottobre presso l’Accademia di Santa Sofia, via Albergamo 4/6 a Benevento.

Seguirà un’apericena al costo di 10 euro con gradita prenotazione.

“Le Lune di Icaro” di Raffaele Donato è una raccolta di emozioni in versi. L’autore, originario di Catanzaro, ma toscano d’adozione, racconta il suo viaggio nel cuore, il suo, ma anche nei cuori di chi ha ispirato i suoi versi.

Sono pagine intrise d’ispirazione poetica e dedicate “al nonno Antonio che lo ha reso l’uomo di oggi, insegnandogli il rispetto per gli altri e l’amore per il bello”.

“Le Lune di Icaro” libro uscito nel febbraio 2022, per le edizioni Porto Seguro, appare come una visione onirica che di poesia in poesia viaggia di mente in mente, di sogno in sogno, nelle notti, serene, insonni, e spesso tormentate, di Raffaele che sceglie proprio Icaro come alter ego. Un Icaro in lotta, in conflitto come il personaggio mitologico, ma che pur avvicinandosi pericolosamente al calore degli astri non perde entrambe le ali. Un messaggio di speranza che l’autore rende efficacemente nei suoi testi vibranti di vita. L’autore ha anche voluto associare ogni poesia a uno scatto del noto fotografo Luca Brunetti, famoso per le sue foto a grandi celebrità come Madonna, ma che per quest’opera ha realizzato scatti più introspettivi e paesaggistici.

Nell’opera il motore di tutto è proprio il tema della bellezza. Il mondo viene giudicato, maledetto e disprezzato per la sua incapacità a riconoscerne il valore; e, se il bisogno nostalgico di generica bellezza può apparire tema prevedibile dell’intero progetto, tuttavia, in questo caso, convince l’accorata genuinità dell’intento poetico: un bisogno estremo di entrare “dentro” la coralità dei beati che, nel mito della bellezza, condividono i migliori sentimenti del vivere umano. C’è, in questo, un costante riferimento a un Dio, che è Cristiano per sottesa cultura e volontà dell’autore, ma che non confligge con un protagonista rivolto alle divinità dell’Olimpo. Il Dio del poeta è un dio che abita la natura e che spesso è colpevole di ingiustificata assenza”.

Raffaele Donato è nato in Calabria, ma oggi vive in Toscana. Si definisce uomo ironico e “chirurgo della propria anima”.

Dopo gli studi Universitari a Pisa e una Laurea in Scienze Politiche con indirizzo Giuridico Internazionale, si occupa infine di comunicazione e lavora per aziende quotate, in molti settori dalla moda, della farmaceutica, dell’illuminazione a LED e della Information Tecnology. Si perfeziona in ambito comunicativo alla Bocconi di Milano.

In età giovanile vincitore di premi di poesia nazionali e internazionali, ritorna oggi a proporre le sue opere, dopo un lungo periodo di assenza, dovuto non tanto o non solo agli impegni professionali, quanto, piuttosto, a una forma di inconscio pudore nell’esternare una materia interiore, la cui espressione poetica però non ha mai avuto interruzioni.

Sue opere recenti sono state scelte per l’inserimento in alcune collane tra cui:

• Nel 2020 inserito con una menzione di merito tra gli autori della Raccolta Antologica della XII edizione del Premio “Parole in fuga”, Premio Internazionale. Con giuria presieduta da Hafez Haidar (docente, scrittore e traduttore libanese naturalizzato italiano. Accademico emerito, presidente di diversi comitati per i diritti umani, candidato al Premio Nobel per la pace nel 2017), con la Poesia “Madre stanca”.

• Nel 2021, nell’ambito della VII edizione del Premio Salvatore Quasimodo, è segnalato per la Raccolta Antologica annuale con l’opera “Siamo corsi d’acqua”.

• Ancora nel 2021, per la XVII edizione del premio “Tra un fiore colto e l’altro donato – Poesie d’amore” è inserito tra gli autori della Raccolta Antologica annuale con la poesia “Ascoltami”

• Sempre nel 2021, nell’ambito della XXII edizione del premio “Habere Artem”, è inserito tra gli autori della Raccolta Antologica annuale con l‘opera “Dimmi”.

• 2021: XIII edizione del Premio Internazionale “Il Federiciano” è inserito tra gli autori della Raccolta Antologica annuale con la poesia “Furtive”