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Risultati immagini per EDUARDO DE CRESCENZO

Essenze jazz, più che il titolo di un concerto, è la definizione che Eduardo prova a dare oggi alla sua musica, così difficile da contenere nelle consuete “etichette” di genere: le interpretazioni raffinate e le toccanti afonie dei chansonniers italiani e napoletani che a inizio del XX secolo s’ispirarono alla Francia, il ritmo serrato del vocalizzo scat che scopriva nell’adolescenza nei locali americani sul porto di Napoli dove la sera si suonava il jazz, le suggestioni del Mediterraneo e la passione del mèlos greco che lo ispirano dal mare o dai vicoli della sua città.

Costruisce nel tempo un repertorio che raggiunge vette internazionali di popolarità: Ancora, L’odore del mare, E la musica va… ma la sua espressività si nutre anche della dimensione più intima e poetica di brani come Il racconto della sera, Sarà così … o dei ritmi sincopati di Foglia di the, La vita è un’altra … capaci comunque di attraversare il tempo e le generazioni. Ecco che il concerto diventa il racconto evocativo dei percorsi umani e musicali che hanno nutrito il suo talento. Fino a oggi. Immerso in un eterno presente di cui coglie e restituisce il suono della vita.

Una biografia in note che attraversa il suo repertorio ma anche tutte le esperienze musicali che l’hanno formato e che hanno determinato la sua personalità artistica. Cantante, fisarmonicista, compositore, arrangiatore.

Tanti gli elementi che si possono riconoscere nella sua musica, inscindibili nel suo canto personalissimo ma che comunque non bastano a descrivere l’intensità delle sue esecuzioni, le improvvisazioni libere e geniali che fanno vibrare la platea dei concerti.

Un concerto che finora ha emozionato platee diversissime.

La musica di Eduardo De Crescenzo è complessa, fatta di melodie e armonie colte, di tempi e ritmi sperimentali eppure la sua voce magica, ormai leggendaria, la rende fluida e accessibile anche al grande pubblico.

In formazione una rosa di straordinari musicisti in dialogo continuo con la sua musica, a tratti assorti e quasi ammaliati da quella voce strumento che può tutto, a tratti protagonisti delle composizioni estemporanee personali e virtuose che si creano durante il concerto.

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